venerdì 28 giugno 2013

Alonissos: il parco marino greco, l'isola per una vacanza..da shooogno.

Quest'anno avevamo in mente un prototipo preciso di vacanza: criteri irrinunciabili erano che fosse immersa nella natura il più incontaminata possibile, contornata da un mare cristallino ricco di pesci e meraviglie subacquee, poco turistica e che ci desse la possibilità di rilassarci e goderci i nostri 10 giorni di coppia lontano dall'Italia...
Ci siamo riusciti alla perfezione, scegliendo la meno affollata isola delle Sporadi, Alonissos.

Dopo varie ricerche in agenzie viaggio e su internet, abbiamo deciso di prenotare godendo di una super offerta lanciata da Ryanair, compagnia low cost che ogni tanto offre a noi viaggiatori mete eccezionali a prezzi appetibili: prenotando con qualche mese di anticipo il volo diretto a Volos, abbiamo stabilito come periodo per le nostre vacanze i giorni compresi tra il 16 e il 26 giugno 2013. 
Ah, per la cronaca, grazie alla super offerta abbiamo pagato a testa 40 euro tra andata e ritorno (bagaglio imbarcato escluso)
Il volo è durato un paio d'ore, una volta atterrati siamo saliti subito sul bus che collega l'aereoporto alla stazione degli autobus (40 min., prezzo del biglietto 5 euro). Una volta scesi dal mezzo, sono state le nostre gambe a portarci, in poco più di dieci minuti al porto, dove abbiamo potuto ritirare i biglietti dell'aliscafo che in tre ore e mezzo ci ha fatti sbarcare sulla nostra isoletta. La maggiorparte dei passeggeri è scesa a Skopelos e Skiathos (mete più turistiche, la prima delle quali location del celebre musical "Mamma mia!"), mentre noi e pochi altri abbiamo preferito dedicarci alla scoperta del più grande parco marino greco. Eh già, su Alonissos e le isolette attorno si estende un parco marino, con una serie di animali specie protetta quali la foca monaca! Purtroppo non ne abbiamo viste, anche perché la maggior parte di loro sta sull'isoletta di Piperi, irraggiungibile da chiunque, grazie a restrizioni ambientali. Il parco è ben tutelato, vi si trovano delfini, tartarughe, il falco Eleonora che nidifica sulle scogliere a strapiombo nella parte più selvaggia dell'isola.




Colpiscono subito il verde che ricopre ogni angolo, grazie alla fittissima vegetazione, il mare cristallino (in senso letterale!), e il sottofondo di...cicale!


Il nostro soggiorno è stato presso la Pension Votsi (clic qui) e consiglierei a chiunque volesse vivere l'esperienza ad Aonissos di soggiornare presso questa struttura: posizione ottima nella baia di Votsi (uno dei pochi paesi dell'isola, a 10 min a piedi dal porto principale, Patitiri), prezzi molto buoni soprattutto nella bassa stagione e una colazione che fungeva da pranzo, considerate le porzioni!
vista dalla pension Votsi, porticciolo di Votsi

Per non tralasciare nulla passo al vaglio ogni paese e spiaggia che abbiamo potuto visitare...
(consiglio di munirvi aprire google maps o munirvi di cartina mentre leggete, così da capire distanze/posizioni dei vari luoghi)







Vosti: paesino ideale come “base” per poi spostarsi alla scoperta dell’isola. Consiglio, come abbiamo fatto noi, di prenotare in una pensioncina che affaccia sul porticciolo (il più pittoresco e colorato dell’isola, senza dubbio). Presente un minimarket, alcuni ristoranti (consiglio il Dendro Limano, gestione italiana e piatti greci-contemporanei da leccarsi i baffi!) e sulla strada principale, appena finito Votsi, uno dei tre benzinai presenti ad Alonissos (gli altri due sono a un centinaio di metri di distanza da questo… mi raccomando, fare sempre il pieno prima di allontanarsi troppo!)

                                                        

Gerakas: per raggiungere il punto estremo dell’isola bisogna percorrere circa 25 km (da Patitiri) e la strada scorre liscia, senza troppo sterrato – né guardrail..- e tra capre, camion abbandonati, microcappelle a bordo strada straripanti di cibo e bevande. Improvvisamente la strada si interrompe e si presenta davanti il mare con un porticciolo (eufemismo) della città (…eufemismo al quadrato) di Gerakas. Il top della vitalità lo ritroviamo in un randagio a caccia di coccole. Sicuramente una gitarella da queste parti è consigliata, giusto per l’ebrezza dell’atmosfera che si respira lì.

Alonissos, Old Town/Chora
Alonissos/Old Town/Chora: merita più di una visita, in orari diversi della giornata. Molto caldo durante il giorno, pochi i negozi aperti e i turisti presenti… la sera si anima di più, le taverne aprono ai commensali, i gatti si schierano pronti a implorare cibo con gli occhi e si può ammirare il mare da entrambe le parti se ci si ferma nel locale giusto (consiglio il Kastro, ristorante in ottima posizione e dal menu ricco e decisamente gustoso – un pensiero affettuoso va all’ottimo saganaki, un formaggio fritto e infiammato da flambè servito al momento! Stesso discorso vale per il Sunset Cafè, dove abbiamo gustato uno yogurt greco e una crepes ammirando il paesaggio attorno).

Saganaki (formaggio flambè)
al ristorante Kastro 
Patitiri: il porto da cui tutti sbarcano, al loro arrivo. Molte imbarcazioni ormeggiate, dalle semplici barchette di pescatori a velieri che offrono escursioni in mare. Mare incredibilmente limpido e cristallino anche qui. Taverne di ogni fascia di prezzo, locali per un aperitivo, noleggi di scooter, agenzie che organizzano gite al parco marino. Rischiate di incontrare un po’ più di gente del solito, insomma.






vista sul porto di Patitiri dal Sunset Cafè

Steni Vala: percorrendo l’isola verso nord si incappa in questo piccolo paesello colorato e abbastanza ricco di offerte: localini, supermarket, il porto. Qui abbiamo noleggiato per una giornata il kayak a un prezzo ragionevole: 20 euro. In questo modo siamo riusciti a gustarci il panorama della costa alonissiota con più spensieratezza della gita in barca (traumatica a causa del mare mosso!), sostando in spiagge deserte. Stavamo per raggiungere la grotta blu ma le nostre braccia imploravano pietà e abbiamo fatto retromarche. Comunque abbiamo pagaiato per un bel po’ di km (6 ore totali) e consiglio vivamente quest’esperienza.


...SPIAGGE...



vi divertirete anche voi
a creare queste piccole architetture
da spiaggia...


Kokkinokastro, per raggiungerla la strada è ben segnalata e asfaltata. Rocce rosse argillose ci circondano, un isolotto ci sta di fronte e i pesci aspettano solo noi, anche perché in tutta la spiaggia ci siamo noi e altri tre individui. Meno male che si tratta di una delle spiagge più celebri dell’isola!
capo Marpunta: famoso più per il villaggio Settemari che per la spiaggia, sostiamo solo il tempo di scattare un paio di foto. Presenze italiane ci circondano. La nostra è una vacanza greca e cerchiamo quindi il giusto isolamento da qualunque legame con la nostra patria (ma nella gita in veliero li ritroviamo tutti, a condividere le onde del percorso.)
Vithisma: scalinata che scende fino al mare, per portarci a un lungo lembo di terra abbastanza riparato dall’aria che ha cominciato a tirare e solo un paio di nudisti nelle vicinanze. Sguazziamo in lungo ma non in largo (tendenzialmente costeggiamo, evitiamo di allontanarci troppo da riva) e quindi ci dedichiamo a ottime nuotate intervallate da momenti relax sotto il sole.
Megalos Murtias: Si presenta come una spiaggetta abbastanza intima, con un paio di taverne e un piccolo molo con ormeggiata una barchetta solitaria. Seguono: esplorazione dei fondali ricchi di ricci e branchi di pesci, dormitine sotto il sole e cena al ristorante in cima alla classifica TripAdvisor (omonimo della spiaggia).
Antipasto mix gradevole, carne con trionfo di origano non molto apprezzata da me.
Fortuna che il tramonto è molto romantico.
Agios Dimitrios: forse la più celebre, la lingua di bianco che spicca nell’azzurro del mare. Ciottoli chiari e acqua, come al solito oramai, cristallina. Pesci di ogni sorta anche a riva. Barettino con piatti e gelati per ristorarsi all’ombra degli alberi.
Leftios Gialos: spiaggia superorganizzata in una insenatura (ci sono un sacco di locali), ciottoli, molte farfalle che svolazzano sulla riva. Abbiamo cenato all’Eleonas, poco lontano da riva e in un ambiente molto bucolico. Direi che è stata un’esperienza ottima! Il gestore ci ha veramente “coccolati”, prima con gli antipasti (zucchine e formaggio fritti, olive) e poi una pita che non ci è piaciuta molto ed è stata scontata sul prezzo finale. In più offerti il dolce e un liquorino rossastro molto sweet. 22 euro e pance strapiene.
Tzortzi Gialos: altra pittoresca baia, spiaggia di sassi, mare ricco di pesci.
Chrisi Milia:  Abbiamo ammirato la spiaggia dalla terrazza del ristorante, abbiamo potuto vedere ombrelloni e lettini, ignoro se a pagamento o meno.
Milia
Milia: una delle più belle, buone zone d’ombra, un piccolo molo e sabbia subito a riva.
Mikros Mourtia: si trova alle spalle di Alonissos Old Town, dopo 2 km di sterrato. Si può parcheggiare il motorino a un centinaio di metri a piedi dalla spiaggia. Molti nudisti, baia dall’acqua abbastanza fredda e vicina a Megalo Mourtia. Troviamo una tettoia all’ombra dove poter ripararci dal sole cocente.
La spiaggia del mulino, Giala
Giala: alias la spiaggia del mulino. Vista dall’alto è una cartolina, purtroppo l’abbiamo trovata abbastanza trasandata e sporca (strano comunque, tutte le altre spiagge molto ben “tenute” e provviste di un grande bidone per la spazzatura).
Spartines: a pochi minuti a piedi da Votsi, ci si arriva passeggiando in un boschetto. Molto tranquilla.
Agios Dimitrios
La giornata tipo...
cominciava con un bel Kalimera e una colazione. O meglio, brunch mattutino. Marmellate, miele, pane, burro, uovo in camicia, succo, nescafe, latte e prugne (che i giorni seguenti verranno sostituite da fette di dolce, biscotti, e toast). 5 euro spesi in modo a dir poco illuminato grazie alla solerzia di Maria.
Saliti in sella sul nostro due ruote si parte per le varie spiagge della giornata (in un primo momento pensiamo di aver fatto un affare noleggiando un 80ino a 10 euro al giorno, ma le 24 ore successive ci vedranno su un nuovo mezzo: la candela era talmente sporca che ci si è bloccato a metà salita, per fortuna vicino alla pensione. In cambio abbiamo ricevuto un 125 in condizioni più stabili -avevamo quasi sperato in un quad omaggio…- )
Solo un giorno ci teniamo ben lontani dalle spiagge a causa delle scottature che iniziano a comparire sulla pelle. Decidiamo quindi di avventurarci a piedi verso il porto più grande dell’isola, passando per scale (in salita e in discesa, per par condicio i greci si divertono a fare tanta fatica esattamente per quanto possono sfruttare le discese…) attraversiamo l'adiacente spiaggetta di Roussum e poi alla ricerca del museo del foklore. Lo troviamo dopo un paio di taverne, deserto, e i suoi due bigliettai ci accolgono con espressione stranita, ma sembrano lieti che vogliamo conoscere le tradizioni locali… così, tra una sala dedicata ai forzieri e ai bottini pirateschi e a una serie di vetrine con i costumi tipici dei vecchi abitanti di quest’isola tutta capre e ulivi, ci rinfreschiamo le idee con un paio di bevande, sul terrazzino vista molo. Nel frattempo dei bambini si tuffano gioiosi proprio dalla piattaforma dalla quale, il giorno seguente, ci imbatteremo in una delle più memorabilmente terrificanti avventure marinare della nostra vita.


Viabilità: le strade sono veramente poche (soprattutto se si tratta di quelle asfaltate!). I collegamenti ai luoghi principali sono assicurati e segnalati, per raggiungere le spiagge ci sono cartelli più o meno evidenti (a volte solo con la scritta in greco) e spesso e volentieri il tracciato si fa più tortuoso… col motorino non abbiamo fatto eccessiva “fatica” (anche se ammettiamo di aver incrociato le dita un paio di volte, più per la precarietà del motorino che per la reale difficoltà del percorso).

 Escursione al parco marino: siamo pentiti di averla fatta. Certo, la sfortuna ha giocato un ruolo non indifferente, ma 40 euro per vedere baie dal mare più torbido di quelle a cui eravamo oramai “abituati”, non credo sia un affare. Neanche l’ombra di una foca o la pinna di un delfino. E poi pranzare su un veliero (ondeggiando) con cosce di pollo e pasta non rientra nello stile di una gita in barca. Tendenzialmente l’escursione è anche ben organizzata, peccato che a causa del meltemi (il malefico vento che ha deciso di soffiare solo quel giorno!) il capitano abbia dovuto modificare itinerario: ci siamo ritrovati in una baia dell’isola di Peristera in mezzo a cacche di capra che stavano pascolando all’ombra degli ulivi e la spiaggia in sé, anche escludendo le palline caprine, non era un granché. Ripresa la navigazione abbiamo sostato (senza sbarcare ma con possibilità di tuffarsi) nella baia del relitto. Mare trasparente. Altra pausa (quella del pranzo, appunto) e poi in mare aperto diretti all’isola ben più interessante di Kyra Panagia. Peccato che la parte della salita al piccolo monastero abitato da un unico monaco sia saltata e ci siamo ritrovai a sguazzare in una nuova baia ammirando sogliole e cercando polpi. La nausea ci ha accompagnati per l’intera traversata, quindi la mia recensione a riguardo è faziosa. Ma in ogni caso, non la rifarei.

Consigli che mi sento di dare...
beh sicuramente questo è un periodo fortunato, fuori stagione e quindi con prezzi ancora bassi, il clima caldo (anche la sera, solo in un paio di occasioni mi sono messa una felpa, soprattutto nei tragitti in motorino!), munitevi di crema solare e acqua/frutta se dovete raggiungere spiagge non attrezzate perché non troverete un bar con le vostre sole forze nei dintorni. 
Purtroppo non abbiamo goduto delle passeggiate all'interno, e ci è dispiaciuto perché si trattava di trekking nient'affatto pesanti, non fosse per la calura che rendeva impossibile ogni movimento lontano da una fonte refrigerante d'acqua!
Nell'ambito culinario invece garantisco che le porzioni greche sono oversize, i prezzi ragionevolissimi. Non ci ha fatto impazzire la cucina tipica, caratterizzata da sapori che definirei "anonimi" o, al contrario "eccessivamente mescolati" (come nel caso delle celebri pite). La feta poi, non parliamone....
Chiunque voglia avventurarsi su questa tranquilla e naturalistica isola e voglia più info non deve che scrivere un commentino, sarò lieta di essere d'aiuto!